venerdì 5 agosto 2011

Mio figlio all'anagrafe del mondo

è 1 su 110, o addirittura su 90. Ha tre anni e mezzo, parla solo per singole parole, e il suo vocabolario ne contiene circa un centinaio. E' in grado di capire una sola istruzione alla volta, raramente due in successione. Detesta i rumori improvvisi, l'abbaiare dei cani e le marmitte troppo rumorose dei motorini. Se è molto concentrato nel fare qualcosa sembra non sentirti, anche se sei a mezzo metro da lui. Deve essere preparato alla novità, e si arrabbia molto se sposti cose a lui care o se interrompi una routine. Ha tanti giocattoli, ma di rado prende l'iniziativa spontanea di giocarci da solo. Gioca in maniera funzionale, ma gli piace anche lanciare gli oggetti. A volte accenna a un minimo di gioco simbolico. Se è stressato si sdraia sul divano e comincia freneticamente a scuotere la testa a destra e a sinistra, se è felice o eccitato saltella veloce sul posto svolazzando con le braccia. Ha appetito, ma mangia solo pochi cibi, scelti presumibilmente sulla base del tipo di texture e di sensazione tattile che lasciano sulla lingua e sul palato.


Stamattina mio figlio ha bussato alla mia porta. L'ha aperta. E' saltato sul letto, mi ha sorriso e si è lanciato su di me.

Mio figlio corre veloce come il vento, e sa prendere le onde del mare. Mio figlio si fa capire con uno sguardo, e mi chiama quando ha bisogno di me. Mio figlio vorrebbe giocare con gli altri bimbi, ma ancora ha poca esperienza su come fare. S'incanta a guardare il vento tra le foglie, e sa dirti quanti oggetti ci sono in un recipiente. Mio figlio ride, scherza, piange, vive. 
All'anagrafe del mondo mio figlio è un bimbo; un bimbo con autismo.





Nessun commento:

Posta un commento