lunedì 22 agosto 2011

Mars Attacks!

Ci sono cose di cui non vorresti parlare, ma che poi ti rimangono dentro come un uovo di pietra, e mentre oscilli tra la rabbia, il cinismo e la necessità di prendere le distanze per distinguerti da chi ha appena reso tuo figlio di 3 anni oggetto di bullismo, pensi che poi non vuoi prenderle tutte quelle distanze, perché non sono cose che succedono tra bambini, non è vero che Lupidus è il più piccolo del gruppo, Lupidus "sembra posseduto da un alieno", e allora è giusto scappare da lui tutte le volte che lui ti cerca per giocare, è giusto cooptare gli altri bambini per isolarlo ulteriormente, lui che scuote la testa, lui che saltella sul posto, lui che è da solo dentro un'intera, enorme piscina di palle e sembra non rendersi conto che per voi lui è il nemico, lui che è innocente ed è felice anche senza di voi. E per questo è giusto prendere delle foglie e tirarle con gesto sprezzante a pochi centimetri dall'alieno mentre lui è sdraiato per terra, è talmente giusto che io sono lì a due passi e non posso dire niente, perché in fondo è un gioco, in fondo sono bambini, in fondo nessuno si è fatto male, in fondo è normale.
Caro bambino dagli occhi bovini, stanotte sognerai un alieno che ti staccherà la testa con un morso, e forse la prossima notte, e anche quella dopo, e quella dopo ancora, perché -fidati- sul nostro pianeta questo è molto, molto, molto normale.

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