domenica 11 settembre 2011

Recuperare se stessi o recuperare il proprio figlio?

Messa giù così sembra un dilemma senza soluzione, in realtà stavo semplicemente riflettendo sul fatto che tutte le volte che Lupidus sta via da casa per qualche giorno torna in qualche modo "regredito". E' più nervoso, tollera di meno i no, e soprattutto si intrattiene in giochi poco funzionali tipo lanciare oggetti, o comunque reiterando lo stesso gioco in maniera abbastanza meccanica e afinalistica.
Questa "mini regressione" sembra durare lo spazio di una mezza giornata, dopodiché la situazione rientra nei binari e ho di nuovo accanto a me il Lupidus che ti ascolta, che ti porta un gioco per farlo assieme a te, che reagisce ai no sorridendoti con lo sguardo furbetto.
Credo che la mancanza di consistenza nei comportamenti di chi lo circonda abbia a che fare con questi suoi deragliamenti, ed inoltre come Mamma Frigo un po' ansiosa sono a chiedermi: non sarà anche la mancanza dei suoi genitori ad innervosirlo, e più che altro, l'impossibilità di verbalizzare uno stato d'animo? (perché finché si tratta di chiamare "mamma" e "papà" non ci sono problemi, ma qui stiamo parlando d'altro). 
Non sarà inoltre, utilizzando una terminologia piagettiana, che questi bimbi hanno dei tempi loro nelle fasi di assimilazione e accomodamento?
E comunque la prossima volta che vorrò uscire a cena, o sistemare la casa, o fare shopping online la cosa si riproporrà, quindi non resta che viversi queste fluttuazioni nella maniera più tranquilla possibile, e dopo una bella dormita è indubbio che ci si riesca meglio!



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